2009 Anno internazionale delle fibre naturali

La decisione dell’Onu e della Fao di proclamare il 2009 Anno
Internazionali delle Fibre Naturali cade in una fase particolarmente delicata
per l’industria tessile mondiale aggravata dalla crisi finanziaria
internazionale degli ultimi mesi. Una crisi che propone, a livello mondiale,


una profonda riflessione sulla natura dei consumi e sui modelli di produzione che,
ora più che mai, devono essere improntati a logiche ecologicamente ed
eticamente sostenibili. Una riflessioni che ha dimensioni globali e che coinvolge
tanto i paesi in via di sviluppo quanto quelli occidentali. Obiettivo primario
della FAO è l’attivazione di iniziative che consentano di far conoscere all’opinione
pubblica internazionale le condizioni di lavoro e di vita delle popolazioni che
nei diversi paesi del mondo, affidano il loro futuro alla coltivazione e alla
lavorazione del cotone e del lino, all’allevamento degli animali da tosa e dei
bachi da seta, senza dimenticare le altre fibre meno diffuse e conosciute: il
sisal, la canapa, la ginestra, il cocco ed altre ancora. Le possibilità di
affrancamento di questi paesi dalle condizioni di estrema povertà in cui
vertono dipendono da politiche di sviluppo agro industriale ma anche dalla
diffusione nei paesi a maggior reddito di modalità di consumo e di acquisto
consapevoli, che premino manufatti naturali realizzati con criteri ecologicamente
ed eticamente corretti. L’appello lanciato dall’Onu è stato raccolto da SMI (Sistema
Moda Italia – Federazione Tessile e Moda) e dalla Fondazione Industrie Cotone e
Lino, che su indicazione della Fao hanno costituito un Comitato Italiano per
promuovere ed estendere iniziative coerenti con la mission indicata. “I tessili
naturali – ha dichiarato Romano Bonadei Presidente della Fondazione Industrie
Cotone e Lino e membro del Comitato FAO incaricato della diffusione del “2009
IYNF”, non sono solo una delle tante variabili della moda, ma rappresentano per
milioni di persone nel mondo la fonte di sussistenza primaria e un’opportunitÃ
di emancipazione da condizioni di povertà e sottosviluppo. Per noi produttori
tessili italiani, privilegiare le fibre naturali significa continuare la
tradizione di eccellenza produttiva e stilistica che ha reso famoso a livello
internazionale il Made in Italy con i tessuti e i capi pregiati in lino o
cotone, in kashmir e in seta. Significa garantire il consumatore in merito alla
qualità , al comfort e alla valenza ecologica di ciò che indossa e sceglie per
la sua casa. Nel contempo questa scelta di stile consente di supportare con un
consumo eticamente valido il lavoro dei contadini e degli allevatori dei paesi
poveri, penalizzati dai modelli di sviluppo della globalizzazione”. Dal canto
suo Michele Tronconi,

 

presidente di SMI, ha espresso forti preoccupazioni per
la crisi in atto e la flessione mondiale dei consumi che penalizzano la capacitÃ
produttiva e di esportazione del comparto tessile italiano. Una situazione che
richiede interventi politici ma anche nuovi comportamenti sociali. “Il 2009
sarà sicuramente un anno difficile per l’economia mondiale ma anche un anno di
ripensamento in merito ad equilibri economici e commerciali basati sulla non
reciprocità tra i diversi paesi esportatori, sul mancato o non adeguato
controllo delle condizioni sociali ed ambientali in cui vengono prodotti gli
articoli poi commercializzati: condizioni che certo non aiutano i paesi poveri
ad emanciparsi. Ma al di là delle leggi e delle norme commerciali
internazionali, l’IYNF pone l’accento sui consumi e sui comportamenti collettivi
come fattori di potenziale sviluppo internazionale. Acquisti che privilegiano i
prodotti a prezzo più basso, di dubbia provenienza, spesso contraffatti, accentuano
gli squilibri sociali e premiano in realtà produzioni basate sullo sfruttamento
delle fasce di popolazione più deboli. L’Anno Internazionale evidenzia come la
filiera della moda sia una filiera di dimensioni mondiali che collega i
produttori di tessuti e capi finiti del fashion italiano ai produttori di fibre
e di semilavorati dell’Asia, dell’Africa, del sud America. L’IYNF ha il grande
merito di focalizzare l’attenzione su tutto questo e su come una selezione dei
fornitori basata su principi di giustizia sociale e di controllo dell’impatto ambientale,
insieme ad un consumo critico possano aiutare concretamente a migliorare la qualitÃ
della vita di milioni di persone”. Ma come trasferire questi convincimenti in
iniziative che coinvolgano e sensibilizzino l’opinione pubblica, i sistemi
produttivi e distributivi, i consumatori? La Fao ha presentato a Roma, nel corso di una
recente conferenza stampa, un articolato programma di iniziative internazionali
ed auspicato un impegno italiano nella diffusione delle azioni e nello sviluppo
di proprie attività . SMI e Fondazione Industrie Cotone e Lino hanno colto
prontamente questo appello e promosso il Comitato Italiano per la Promozione dell’Anno
Internazionale delle Fibre Naturali che avrà lo di coinvolgere enti,
associazioni, scuole, università e centri di ricerca e cultura che a vario
titolo occupano del tessile naturale ed intendono condividere gli obiettivi
espressi da Onu e Fao. “Il Comitato -ha precisato Romano Bonadei- funzioni di
coordinamento e opera in stretto collegamento con la Fao. Allo scopo di
coinvolgere altri soggetti intensificando le iniziative e la capacità di
divulgazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica sarà istituita una
Commissione per la
Promozione dell’IYNF. Le associazioni e gli enti che vorranno
contribuire alla realizzazione dell’Anno Internazionale possono quindi
contattare il Comitato per concertare in tempi rapidi le migliori modalitÃ
operative. tratta di un’importante opportunità per la nostra impresa che deve
essere colta e gestita al meglio”. La sede operativa del Comitato italiano per la Promozione dell’IYNF è
stata istituita presso la Fondazione Industrie Cotone Lino: info@fondazioneindustriecotonelino.it

 

Naturalmente
Tessile
è una rivista della Fondazione Industrie Cotone e Lino nata alla
fine del 2008 allo scopo di:

• Valorizzare le imprese
che privilegiano approcci eco ed etico sostenibili.

• Diffondere
cultura e conoscenze in merito ai temi della produzione rispettosa dell’ambiente
e della qualità del lavoro.

• Sensibilizzare e
informare sulle iniziative di sviluppo economico dei paesi del terzo mondo coinvolti
nella filiera tessile.

• Dare voce ai
tanti soggetti (imprese, enti e soprattutto persone) che a vario titolo
concorrono a realizzare prodotti tessili naturali.

• Trasferire al
sistema formativo e ai luoghi della cultura conoscenze sulla filiera del
tessile naturale e sulle caratteristiche dei prodotti realizzati.

• Far conoscere
alla distribuzione e quindi ai consumatori i prodotti ecosostenibili affinchè
si diffondano modalità di consumo consapevole e attento alla storia e alla
qualità dei prodotti acquistati.

• Diffondere le
idee, le riflessioni e le iniziative dell’anno internazionale delle fibre
naturali promosso da ONU e FAO.

Naturalmente
Tessile è una rivista trimestrale diffusa in 10.000 copie a fiere, convegni e
inviata a chi la richiede. I testi sono in italiano e inglese.
Per ricevere la rivista e contattare la redazione:

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