Scame Parre spa. sistemi di ricarica per veicoli elettrici stradali

La mobilità elettrica rappresenta oggi una sfida fondamentale nella costruzione di città più sostenibili e le soluzioni progettuali legate ad una mobilità alternativa stanno ormai diventando un obiettivo concreto. Sostenibilità e risparmio energetico, ma soprattutto miglioramento della qualità della vita, sono i driver che hanno spinto SCAME PARRE S.p.A. ad entrare nel settore della mobilità elettrica e proporre sistemi di ricarica per i veicoli elettrici stradali.

Un impegno che viene da lontano
L’impegno dell’azienda nel settore delle infrastrutture e dei componenti di ricarica dell’auto elettrica nasce già alla fine degli anni novanta. SCAME ha sposato da subito la possibilità di realizzare una nuova idea di mobilità eco compatibile che potesse ridurre al minimo l’impatto ambientale. Un mercato giovane e innovativo, a cui garantire un sistema di ricarica semplice e sicuro. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo iniziato a progettare e realizzare il primo connettore per la ricarica di auto elettriche, un primo prototipo dedicato a piccoli veicoli e motoveicoli, completamente nuovo sia dal punto di vista produttivo, che dal punto di vista normativo. Questo impegno ci ha permesso di ottenere una posizione primaria nel segmento, seppur in un mercato nascente. Infatti, grazie al lavoro di questi primi anni, SCAME è entrata nei comitati di norma internazionale (CEI, CENELEC, IEC), che hanno avuto il compito di individuare e standardizzare la materia ed ha rivestito un ruolo importante nella definizione della prima norma nazionale (CEI 69-6) per i Connettori e i Sistemi di ricarica per veicoli elettrici stradali.

La New Mobility di Scame

Nel suo impegno nel campo di una nuova mobilità Scame ha adottato il logo “New Mobility” marchio dedicato esclusivamente ai prodotti della serie Libera. Il logo Scame “New Mobility” rappresenta l’estensione “green” dell’azienda, che affianca il corporate brand per tutto ciò che riguarda il nostro impegno nel campo della mobilità elettrica. Proprio nell’ottica di favorire l’uniformazione delle normative a livello internazionale, SCAME ha fondato nel Marzo 2010 a Parigi, insieme ad alcune tra le più importanti aziende europee del settore elettrico, come Legrand e Schneider, la Ev Plug Alliance. Questa associazione si pone come obiettivo principale quello di proporre al mercato una unica infrastruttura di ricarica europea per l’auto elettrica, che si basi sulla soluzione di connessione do noi proposta. Dal punto di vista normativo e della regolamentazione infatti il settore dell’auto elettrica comprende molti attori ed è quindi necessario uniformare le soluzioni per permettere la più ampia flessibilità al mercato.

Come ricarico l’auto elettrica?

La ricarica dei veicoli elettrici come scooter o autovetture può essere realizzata in condizioni di sicurezza solo utilizzando specifiche stazioni di ricarica e connettori dedicati. In luoghi privati come il box di casa è ammesso il Modo 1 di ricarica: il veicolo può essere connesso alla rete di alimentazione in corrente alternata con connettori domestici fino a 16 A, con tempi di ricarica compresi tra le 6 e le 8 ore. Per i luoghi pubblici o aperti a terzi (es. area di parcheggio condominiale) la norma IEC EN 61851-1 prevede invece il Modo 3 di ricarica che necessita l’utilizzo di una presa specifica in circuito dedicato, a garanzia della massima sicurezza per gli utenti durante la ricarica dei veicoli. Tali dispositivi sono realizzati per verificare la continuità del conduttore di terra durante la ricarica e per comunicare al veicolo le informazioni relative alla massima corrente disponibile per la ricarica, al profilo di ricarica e altre informazioni inerenti la gestione della batteria. Anche per i connettori la normativa richiede, oltre ai contatti pilota per la comunicazione tra veicolo e stazione di ricarica, anche shutter di protezione contro contatti elettrici accidentali (filo del millimetro).

La normativa Europea sulle modalità di ricarica
Il corpo normativo inerente i veicoli elettrici e la infrastruttura di ricarica è parecchio complesso e comprende:

  • Norme sui connettori;
  • Norme sui sistemi di comunicazione tra veicolo e infrastruttura e tra infrastruttura e rete elettrica Smart Grid;
  • Norme sulla sicurezza elettrica dei sistemi di ricarica.
  • Norme sui modi di ricarica IEC 61851-1

Norme sui modi di ricarica IEC 61851-1
Secondo la norma IEC 61851-1 relative alle colonnine di ricarica sono ammessi 4 Modi per la ricarica dei veicoli.

  • Modo 1: Ricarica in ambiente domestico, lenta 6-8 ore. È ammessa solo in ambienti privati e con corrente massima di 16 A. È possibile utilizzare una semplice presa domestica o una presa industriale da 16 A.
  • Modo 2: Ricarica in ambiente domestico o privato, lenta 6-8 ore. Sul cavo di alimentazione del veicolo è presente un dispositivo denominato Control Box (Sistema di sicurezza PWM) che garantisce la sicurezza delle operazioni durante la ricarica, le prese utilizzabili sono quelle domestiche o industriali fino a 16 A.
  • Modo 3: Ricarica in ambiente domestico e pubblico, lenta o mediamente veloce (30 min – 1h). È il modo obbligatorio per gli ambienti pubblici, la ricarica deve avvenire tramite un apposito sistema di alimentazione dotato di connettori specifici, la ricarica può essere anche di tipo mediamente veloce (63 A, 400V), (Sistema di sicurezza PWM).
  • Modo 4: Ricarica in ambiente pubblico, veloce 5-10 min. È la ricarica rapida in corrente continua (corrente fino a 200 A, 400 V) Con questo sistema è possibile ricaricare i veicoli in pochi minuti, attraverso un caricabatterie esterno al veicolo. Il modo 4, denominato CHA.DE.MO, è nato in Giappone e promosso dall’omonimo consorzio.


In funzione di come il cavo di alimentazione si allaccia al veicolo esistono tre casi:

  • Caso A: Il cavo è collegato stabilmente al veicolo
  • Caso B: il cavo è scollegato sia dal veicolo che dalla colonnina (cord-set)
  • Caso C: il cavo è collegato alla colonnina di ricarica

Quanti e quali sono le tipologie di connettori previsti nella normativa internazionale attuale?
La norma IEC 62196-2 prevede tre tipi di connettori per la ricarica dei veicoli elettrici: tipo 1, tipo 2 e tipo 3C. Le case automobilistiche hanno da tempo definito il connettore adatto per il lato relativo al veicolo; infatti oggi esistono sul mercato (e sono previsti dalla normativa) due soluzioni di connessione: la soluzione sviluppata dai Giapponesi con il tipo 1 della norma IEC 62196-2 e la soluzione sviluppata dai tedeschi con il tipo 2 secondo la norma IEC 62196-2. Per quanto riguarda invece il collegamento con le infrastrutture fisse di ricarica non esiste ancora una soluzione univoca. Attualmente in Europa è possibile utilizzare il connettore tipo 2 e il connettore sviluppato da SCAME (tipo  3 secondo IEC62196-2). Tipo 1 invece non copre il lato infrastruttura. La vera differenza tra il tipo 2 e 3 risiede nella presenza in quest’ultimo di dispositivi di protezione contro il contatto accidentale diretti e indiretti con parti in tensione sui componenti del sistema presa e spina. In altri termini tutti i contatti elettrici sono protetti da otturatori (shutter) che impediscono l’inserimento nei fori della presa di qualsiasi piccolo oggetto, mentre sulla spina proteggono da un eventuale flusso di corrente dal veicolo alla rete. La soluzione sviluppata da Scame, proposta con l’associazione EV Plug Alliance, nel caso di ricarica in ambito domestico offre un grado di protezione analogo a quello richiesto dalle normali prese domestiche.

Per maggiori informazioni:
Laura Andi Abati
Scame Parre S.p.A.
Via Costa Erta ,15 – 24020 Parre – BG
Tel +39 035 705 000
Numero Verde 800 018009
e-mail: newmobility@scame.com
www.scame.com