Nel 2008 l’Elettronica al “Paleocapa†ha partecipato per la prima volta a due gare nazionali, collezionando altrettante medaglie. La prima medaglia riguarda il terzo posto individuale conquistato alla “Gara nazionale di elettronica†2007/2008 indetta dal Ministero, con tanto di borsa di studio. La seconda qualificazione è stata ottenuta partecipando al “Trofeo OMRONâ€, con il piazzamento tra le prime dieci scuole a livello nazionale e con un secondo posto assoluto individuale per uno dei nostri allievi. Quest’anno si ripete l’esperienza, aggiungendo la partecipazione della classe quinta alle “Olimpiadi dell’automazioneâ€, indette dal Settore Industry di Siemens, concorso a premi rivolto agli studenti di formazione tecnica: realizzare un progetto di automazione, con utilizzo di Simatic S7-200. Proprio il PLC utilizzato dai nostri studenti nei corsi di automazione base e avanzato, rispettivamente in quarta e in quinta. Altri sei studenti si sono poi alternati a “Bergamo Scienzaâ€, nel laboratorio interattivo presso la Sala Manzù, per presentare una apparecchiatura per l’elaborazione digitale dei segnali audio, progettata e costruita nel nostro laboratorio. Perché noi docenti di area abbiamo deciso di investire parte del tempo-scuola e delle risorse per permettere agli studenti di misurarsi anche fuori dall’Istituto? Perché riteniamo che questa attività sia, oggi più che mai, una operazione didatticamente necessaria. Lo stato di incertezza, che caratterizza il lavoro in questi anni, lo si vive anche nella scuola,
insieme con i ragazzi. Si manifesta in modo implicito nei loro atteggiamenti riguardo allo studio. Il giovane, pur comprendendo l’importanza del possedere gli elementi di base della tecnica, non si accontenta di questi soli; non gli bastano. Egli chiede anche certezze sulle proprie abilità progettuali e operative, vuole saper fare. Ampliare la platea di confronto, superando i confini del laboratorio di classe, permette al ragazzo di misurarsi con maggiore consapevolezza. Nel contempo si aumenta la motivazione e si stimola l’appartenenza: il sentirsi squadra. Il compagno che si qualifica è il portabandiera della classe, conferma a tutti che si è sulla strada giusta. E se il risultato non dovesse premiare, rimane comunque la curiosità di esplorare le soluzioni e gli accorgimenti degli altri, per migliorare, per aggiustare il tiro. In ogni caso si acquisisce materiale per discutere. Intanto gli ambienti nuovi sono funzionanti, luminosi e confortevoli. Niente più secchi sparsi sul pavimento per raccogliere l’acqua che si infiltrava dalla tettoia. Resta ancora la difficoltà del laboratorio di Elettronica a contenere i trenta alunni della classe quarta per le attività di TDP: lo riempiono al punto di non avere un millimetro quadro per girarsi. Ma queste attività il prossimo anno saranno comprese nell’orario dell’apposito laboratorio, di metratura più che doppia. Nel frattempo è in coda, in attesa, la riforma della scuola superiore, che unificherà i profili elettrico ed elettronico, con la scomparsa o il ridimensionamento di alcune discipline specifiche. Naturalmente la discussione tra i docenti, seppure in modo informale, è già iniziata. Quali moduli salvaguardare? Con quale curvatura? Questa è la caratteristica del lavoro dell’insegnante: non può mai dire di aver finito.
Il Coordinatore di Elettronica
Emilio Ferrari